Informativa n. 33 del 21/06/2023
LA FLP PROPONE UN ACCORDO CHE NON FACCIA PERDERE GLI ANNI PREGRESSI E AUMENTI LE RISORSE DA EROGARE AL PERSONALE
Stigmatizzate le mancate iniziative del vertice politico per riconoscere risorse aggiuntive al Fondo e la rivalutazione dell’indennità di amministrazione
E’ stata una riunione lampo quella di ieri al Ministero della Giustizia con all’odg l’accordo sulla ripartizione degli incentivi derivanti dallo svolgimento delle attività tecniche (codice appalti). Nonostante il regolamento fosse stato emanato ormai circa due anni fa e la prima versione delle legge risalga al 2016, l’Amministrazione non ha presentato uno schema di accordo e si è riservata di inviare entro i primi di luglio una proposta (il regolamento ricordiamolo fissa già le percentuali massime per attività correlata all’entità dell’appalto, e la forbice con un minimo ed un massimo da destinare al personale interessato a seconda dell’attività) e ha fissato sulla questione una nuova riunione per il 12 luglio.
Come FLP, nel prendere atto della decisione dell’Amministrazione di rendere interlocutoria la riunione, abbiamo preliminarmente ribadito che tale accordo rappresenta comunque solo uno, e non il principale, degli aspetti relativi alla retribuzione del personale, da tempo in sofferenza per l’esiguità delle risorse disponibili e i ritardi nella corresponsione e stigmatizzato il fatto che nonostante avessimo rappresentato la necessità di implementare i Fondi e la stessa indennità di amministrazione giudiziaria con nuove risorse ,come sta avvenendo in altre Amministrazioni, nessun segnale è arrivato in questi giorni nei Decreti legge sulla PA approvati o all’esame del Parlamento.
Una situazione che non potremo ulteriormente tollerare, o accettare.
Sul regolamento in questione invece, pur riservandoci ovviamente un’analisi più approfondita rispetto ai contenuti dell’accordo da sottoscrivere, abbiamo rilevato come nello stesso gli ambiti contrattuali siano stati ridotti dal momento che il regolamento emanato nel 2021 ha fissato dei paletti sia sull’entità della percentuale da stanziare, correlandola all’entità dell’appalto ( il 2% diventa il massimo e solo per alcune attività, mentre per altre è più basso), che nella forbice di pesatura per definire la quota da corrispondere al personale (con l’indicazione di un minimo e di un massimo, a nostro parere ingiustificato, e comunque sottodimensionato).
Resta infine la questione delle attività svolte prima dell’emanazione da parte dell’Amministrazione del regolamento, pur in vigenza della legge, su cui come FLP abbiamo chiesto ovviamente il riconoscimento pregresso, prevedendo una specifica previsione nell’accordo da sottoscrivere.
Su questo il problema resta l’accantonamento delle risorse da parte dell’Amministrazione che purtroppo, pare non sia avvenuto, perlomeno in tutti i Dipartimenti interessati.
Per concludere l’accordo per la FLP dovrà essere a regime e valere anche per gli anni a venire dal momento che la normativa del codice degli appalti ha subito di recente una modifica con decorrenza giugno 2023.
Roma, 21 giugno 2023
Il Responsabile Nazionale FLP Giustizia
Roberto Cefalo