RASSEGNA STAMPA

Rinnovo contratto funzioni centrali 2022-24, FLP:
“Importante passo per la valorizzazione del personale
e la modernizzazione delle amministrazioni”

“Un importante passo per la valorizzazione del personale e la modernizzazione delle amministrazioni” – così Marco Carlomagno, segretario generale di FLP, commenta la firma del rinnovo del contratto per le funzioni centrali 2022-24.

“Le novità introdotte sul lavoro agile e sulla conciliazione vita lavoro rappresentano una grande vittoria per la nostra federazione che si è sempre battuta in questo senso nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto” commenta Carlomagno sull’istituzione della settimana lavorativa su 4 giorni, fruibile su base volontaria, a richiesta del personale, sul rafforzamento e l’estensione del lavoro agile, che diventa materia di contrattazione e non più di semplice confronto, sul superamento della prevalenza dell’attività in presenza, sull’implementazione del lavoro da remoto (telelavoro domiciliare e coworking) e sul riconoscimento del buono pasto anche per le giornate di lavoro svolte in smart working.

Tra i punti, la federazione evidenzia anche lo stanziamento dello 0,22% in più nella legge di bilancio 2025, che ha portato l’incremento contrattuale per il triennio 2022 – 2024 a una percentuale del 6% (pari a circa 160 euro medi mensili). “L’incremento contrattuale, pur non essendo in linea con le nostre richieste di un adeguamento delle retribuzioni all’inflazione del triennio, risulta comunque superiore al 4,07% del triennio 2019 – 2021 (pari 85 euro medi), e al 3,48%, del 2016 – 2018 (pari a 105 euro medi)” dice Marco Carlomagno.

La firma del contratto e l’impegno della parte pubblica ad accelerare le fasi di certificazione per arrivare alla firma definitiva entro l’anno consentiranno l’avvio del negoziato per il rinnovo del triennio 2025-2027, permettendo finalmente l’allineamento del rinnovo contrattuale al triennio di svolgimento delle prestazioni.

“Ma l’impegno della FLP prosegue – aggiunge Carlomagno – a tutela del lavoro pubblico. Chiediamo al governo di tradurre in uno specifico Protocollo d’intesa gli impegni e le azioni da assumere sulle questioni ancora aperte quali la defiscalizzazione del salario accessorio, il superamento dei tetti dei fondi aziendali, strumenti normativi per lo sviluppo delle carriere, welfare integrativo e la rivalutazione del buono pasto”.

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