Informativa N.14 del 01 marzo 2023
PROSEGUE L’IMPEGNO DELLA FLP PER LA STABILIZZAZIONE DI TUTTI I PRECARI DELLA GIUSTIZIA
L’art. 10 del Decreto-Legge n. 13 del 24 febbraio 2023, contenente disposizioni urgenti in materia di efficientamento del comparto Giustizia nell’ambito dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha previsto la possibilità di estendere a 36 mesi la durata dei contratti a tempo determinato dei Funzionari addetti all’Ufficio Per il Processo, sia per quelli assunti col primo scaglione e già in servizio negli Uffici Giudiziari, sia per quelli dell’ulteriore scaglione che saranno assunti con la prossima selezione.
Si tratta di un passaggio normativo fondamentale al quale la FLP ha attivamente contribuito, attraverso i costanti contatti con l’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia e gli incontri tenuti, in particolare, col Vice Ministro della Giustizia, Sen. Francesco Paolo Sisto, e che può favorire la necessaria interlocuzione del Governo con le istituzioni europee (trattandosi di personale assunto con le risorse vincolate del PNRR) al fine di ottenere che anche questa platea di lavoratori venga in prospettiva stabilizzata, con un iter analogo a quello già positivamente seguito per gli Operatori Giudiziari assunti con contratto a tempo determinato e stabilizzati in virtù del cosiddetto “Coefficiente 36”.
Senza, infatti, che fosse prevista per legge anche per i Funzionari UPP, come a più riprese invocato dalla FLP, la possibilità di maturare almeno 36 mesi di contratto a tempo determinato o di tirocinio con la Pubblica Amministrazione, il loro rapporto di lavoro sarebbe certamente terminato alla scadenza prevista dalla norma originaria.
E quanto proprio agli Operatori Giudiziari assunti con contratto a tempo determinato, sempre grazie all’impegno e alle pressioni della FLP, è pure intervenuta la Legge n. 14 del 24 febbraio 2023, di conversione del Decreto-Legge n. 198 del 29 dicembre 2022 (c.d. Milleproroghe), che all’art. 8, commi 10 e 10-bis, ha disposto la proroga dei loro contratti fino al 31 marzo 2025, consentendo la successiva assunzione a tempo indeterminato anche di quelli che ancora non avevano maturato il requisito dei 36 mesi di servizio e ampliando il relativo bacino dei beneficiari.
Ovviamente, nella convinzione che per potenziare e riammodernare la macchina organizzativa della Giustizia occorra superare in modo definitivo tutte le sacche di precariato, la FLP proseguirà la propria battaglia, a ogni livello, per giungere in tempi certi e rapidi alla stabilizzazione di tutti i profili attualmente in servizio con contratto a tempo determinato, non perdendo di vista, nel contempo, le rivendicazioni e le iniziative tese a sbloccare i dossier ancora fermi relativi alle progressioni di carriera, al pagamento del salario accessorio, alla mobilità e al rinnovo del Contratto Integrativo, pronta a proclamare lo sciopero generale di tutto il personale della Giustizia se l’Amministrazione insisterà nell’atteggiamento di non più tollerabile inerzia.
Il Responsabile Nazionale FLP Giustizia
Roberto Cefalo