Informativa n.29 del 12/06/2024

Deludenti le risposte dell’Autorità politica sul rifinanziamento
del Fondo
e sulla rimodulazione degli organici.
La situazione appare sempre più ingarbugliata e lo scenario non aiuta a ben sperare

La FLP non ha sottoscritto il nuovo accordo per la ripartizione degli incentivi tecnici che di fatto ha monopolizzato la riunione che doveva avere all’odg anche la prosecuzione della trattativa sul nuovo ordinamento professionale ed il Contratto integrativo.
Le motivazioni risiedono essenzialmente su due punti:
• La decurtazione della percentuale delle somme spettanti al personale che, in luogo del 2% previsto dal codice degli appalti, alla Giustizia viene inspiegabilmente ridotta percentualmente e progressivamente in modo significativo all’aumento del valore dell’appalto. E’ inaccettabile che con la firma del sindacato si chieda di ridurre le già scarse risorse disponibili per il personale; cosa che avviene solo al Ministero della Giustizia, a differenza di quanto avviene in altre amministrazioni che pure in questi mesi stanno contrattando su tale materia;
• Inoltre la successiva ripartizione al personale delle somme avviene in modo unilaterale e discrezionale, con percentuali rigide e in molti casi cervellotiche, e senza alcun confronto con le OO.SS. e la RSU a livello di Ufficio. Come FLP abbiamo proposto di definire delle soglie, con un range intermedio, che in sede locale potesse apprezzare con maggiore precisione le singole attività, così come abbiamo ritenuto non condivisibile lasciare alla dirigenza l’individuazione del personale, e di fatto le modalità di retribuzione.
Criticità già presenti nella precedente regolamentazione (quella per intenderci che a distanza di più di 1 anno non ha portato ancora all’erogazione dei compensi al personale e su cui grava ancora la perdita delle somme per gli anni che vanno dal 2016 all’emanazione del Regolamento Cartabia,) ma quello era un accordo che si muoveva già su fattispecie fissate unilateralmente dal Decreto dell’allora Ministra, sia per quanto concerneva le percentuali di attribuzione delle somme che di erogazione al personale.
Ora non è così. L’accordo poteva e doveva regolamentare tutti gli aspetti, e non limitarsi a riprodurre pedissequamente la vecchia regolamentazione unilaterale.
Per la parte famiglie professionali e contratto integrativo, su richiesta del Capo Dipartimento del DOG, la discussione è stata rinviata perchè come parte pubblica hanno ritenuto che sono necessari ulteriori approfondimenti rispetto al documento presentato (l’altro ieri sera è arrivata una nuova versione) che per la FLP è parimenti assolutamente inaccettabile anche a seguito dell’ennesimo restyling.
Ad inizio riunione il Vice Ministro Sisto, che poi ha lasciato la riunione per impegni parlamentari, ha dato notizia di alcune iniziative assunte che dovrebbero portare risorse aggiuntive al personale della Giustizia.
In particolare tra i 10 e 12 milioni sarebbero rese disponibili dall’utilizzo di risorse ora sul Fondo Unico Giustizia, mentre sono in corso interlocuzioni con il MEF per inserire anche il Ministero della Giustizia all’interno di un provvedimento di ripartizione (tutta da quantificare) di incentivi che riguarderebbero i due Dicasteri.
In verità però le dichiarazioni del Vice Ministro non ci hanno per niente rassicurato.
Innanzitutto non è chiaro se si tratta di somme una tantum o a regime.
Se sono risorse che hanno caratteristiche di certezza e stabilità da poter essere utilizzate per le progressioni economiche ad esempio, o un’erogazione di un’annualità una tantum.
In ogni caso è di tutta evidenza che sono una goccia nell’oceano e assolutamente inadeguate.
Basti pensare che all’attualità ogni anno vengono tagliati circa 80 milioni di euro dal Fondo risorse decentrate, in applicazione della norma capestro sul taglio dei tetti della produttività.
Che mancano all’appello le somme del Contributo unificato e dei risparmi di gestione, e potremmo ancora continuare.
Per quanto concerne l’altro asset l’interlocuzione con il MEF e il Vice Ministro Leo per uno stanziamento in quota parte a Giustizia di risorse nella disponibilità anche MEF (è probabile che ci si riferisca al contributo unificato), il Sen. Sisto al momento non è stato in grado di chiarire l’entità delle somme, la loro natura e tantomeno l’origine.
Come si vede siamo ancora in alto mare e nella fase di ipotesi tutte da verificare e comunque con somme del tutto inadeguate.
Come FLP abbiamo ribadito al Viceministro che su questa partita vogliamo giocare un ruolo decisivo anche nella costruzione dei dispositivi normativi, oltre che sull’entità delle somme, e non ci accontenteremo di interventi spot del tutto insufficienti.
Servono risorse adeguate, strutturali, necessarie per rifinanziare il fondo e dare prospettive concrete al personale.
Servono anche interventi urgenti, dalla FLP richiesti con forza in questi 18 mesi, relativi alla rideterminazione degli organici, che adeguino l’Amministrazione giudiziaria ai nuovi compiti, e superino l’attuale parcellizzazione dei profili, il sottodimensionamento della terza area, l’assenza dell’area delle elevate professionalità, permettendo il riconoscimento professionale anche e soprattutto di chi in questi anni è rimasto ingiustamente al palo.
E su questo fatichiamo a farci ascoltare, anche se solo ci limitiamo, in vista di interventi strutturali e di scenario, a rimodulazioni degli organici attuali tra le aree.
Eppure sono obiettivi fondamentali perché non si può continuare a riempire gli organici solo con le pur legittime assunzioni dall’esterno, dicendo poi che non si possono attivare le procedure interne perché non ci sono disponibilità in organico. Nel frattempo il tempo passa e si rischia anche di non utilizzare le risorse che il CCNL delle Funzioni centrali ha stanziato per i passaggi tra le aree.
Queste sono due condizioni, entrambe fondamentali, per definire il nuovo contratto integrativo e le famiglie professionali.
A meno che l’Amministrazione non voglia insistere in una proposta che cambia tutto per non cambiare niente, confidando nell’assenso di qualche OO.SS. per mantenere inalterato l’attuale status quo.
Su questo, lo abbiamo detto più volte, non potranno certamente contare sul nostro assenso; e tantomeno sul nostro silenzio.

Il Responsabile Nazionale FLP Giustizia
Roberto Cefalo

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