Informativa n.5 del 30 gennaio 2024
Lavoro agile: ancora un documento generico e privo di effetti concreti conferma come il
Ministero della Giustizia sia il fanalino di coda tra le Amministrazioni del comparto.
Alleghiamo la nota che abbiamo in data odierna inviato ai vertici politici del Ministero per sollecitare l’invio della documentazione relativa al PIAO 2024 2026.
Si tratta questo di un atto dovuto e di notevole rilevanza per l’efficacia che può avere nel triennio; in particolare nel 2024 sia sulle procedure di passaggio tra le aree di cui all’art. 18 del CCNL che per la giusta ricollocazione del personale a seguito della definizione delle famiglie professionali.
Nella riunione di ieri infatti come FLP, oltre a segnalare la genericità dei contenuti del POLA sul lavoro agile, che si limita ad enunciare principi generali senza intervenire sulle criticità che di fatto rendono a tutt’oggi questa modalità lavorativa assolutamente negata al personale della giustizia ( mancano infatti dati sull’applicazione concreta negli Uffici, indicazioni precise sulla necessità della sua concessione,
indicazioni sulla durata massima delle fasce di contattabilità, e sulla tutela dei fragili etc), abbiamo stigmatizzato la mancata condivisione della bozza di tutti gli altri elementi che compongono il PIAO, che è invece un preciso adempimento dell’Amministrazione ai sensi del CCNL.
E’ evidente come tale mancata condivisione alle OO.SS. non solo non fornisca i dati necessari per la comprensione delle azioni programmate dall’Amministrazione in tema di reclutamento e di sviluppo del personale, ma conferma purtroppo la tendenza dei vertici di tenere ferma ogni discussione sul nuovo ordinamento professionale e sul contratto integrativo.
Il rischio sempre più concreto è che in mancanza di un adeguato intervento sugli organici complessivi, a fronte delle nuove assunzioni, saranno del tutto vanificate le aspettative del personale per un giusto e adeguamento riconoscimento professionale coerente con il lavoro già oggi svolto e purtroppo ancora non riconosciuto.
Il Responsabile nazionale FLP Giustizia
Roberto Cefalo