Informativa n.15 del 28/01/2022
Urgenti chiarimenti e richiesta incontro relativo alla sottrazione di strumentazione
hardware (p.c. portatili) al personale giudiziario in servizio in favore dei nuovi ingressi previsti
dal PNRR per i nuovi ingressi di personale dell’UPP (ufficio del processo)
La scrivente organizzazione sindacale fa presente e stigmatizza ognuno per la propria parte, come già nell’ultima riunione sul PNRR riguardante l’Ufficio del processo -tenutasi il 10 gennaio c.m., aveva sollevato la tematica relativa alle notizie che pervenivano dai territori inerenti la “sottrazione” di personal computer portatili ai dipendenti giudiziari in servizio in favore dei nuovi ingressi previsti per L’Ufficio del processo.
L’Amministrazione aveva comunque assicurato che, attraverso una gara internazionale, sarebbero pervenute al nostro Dicastero le nuove forniture informatiche e pertanto ci era parso di capire che non sarebbe sorto alcun problema inerente all’acquisizione dei nuovi p.c. portatili. Apprendiamo invece da diverse sedi giudiziarie da Trapani a Milano che molti p.c. sono stati richiesti in restituzione (circa 2000), tramite una circolare emessa dalla Direzione generale del personale e della formazione, (a noi mai pervenuta). Ed apprendiamo anche che ai nuovi entrati, oltre ai pc “sottratti”, verranno forniti sim e modem, al contrario dei dipendenti giudiziari che hanno sempre lavorato provvedendo privatamente al pagamento di internet. A questo punto non ci meraviglierebbe se l’Amministrazione pagasse loro anche la corrente, la colazione ed il pranzo!
Tutto ciò ha creato grande sbigottimento da parte degli interessati soprattutto per ciò che riguarda i lavoratori, a cominciare da quelli fragili che utilizzavano i pc portatili per lo smart working al fine di evitare gli assembramenti in ufficio, in considerazione dell’aggravarsi della situazione pandemica e degli spazi insufficienti ad accogliere tutto il personale in presenza nel rispetto delle norme sanitarie vigenti. Ciò è evidenziato anche dall’ultima circolare sul lavoro agile che dopo un primo stop ad ottobre 2021 da parte della Funzione Pubblica, riapre allo smart working nel pubblico impiego con una nuova circolare a firma congiunta Brunetta-Orlando.
Con la presente si chiede pertanto un incontro immediato sulla materia al fine di comprendere se l’hardware in parola possa essere restituito ai primi assegnatari e anche per essere notiziati ufficialmente dei tempi di consegna del nuovo hardware, almeno di quelli che ad oggi si stanno sottraendo nei distretti giudiziari italiani. Qualora ciò non fosse possibile in tempi solerti la scrivente O.S., prega di notiziare la FLP Giustizia per le vie brevi.
Certamente tutto ciò poteva essere evitato per creare da subito i presupposti di un clima sereno tra i lavoratori giudiziari in servizio e i nuovi dipendenti a cominciare dai primi 200 che prenderanno possesso presso gli Uffici della Cassazione. Oltre alla mancanza degli strumenti informatici dovremmo presto fare i conti con l’impatto che i circa 8000 nuovi ingressi avranno sulle strutture giudiziarie esistenti e che il piano di rimodulazione degli stessi previsto dal PNRR dovrebbe avvenire secondo programmazione solo nell’arco dei prossimi 4 anni, e non vorremmo che quanto accaduto oggi per l’hardware, mutatis mutandis, si ripetesse un domani in altri e svariati contesti. Queste sono le nostre immediate perplessità e quelle di tutti gli Ausiliari della Giurisdizione in servizio che chiedono e esigono i chiarimenti richiesti.
In attesa di sollecito riscontro si porgono cordiali saluti
I Segretari Generali
Antonino Nasone e Piero Piazza