Informativa n. 5

Informativa n. 5

INCONTRO CON IL DOTT. CAMPO, NUOVO CAPO DIPARTIMENTO DEL DOG

LA FLP HA CHIESTO UN IMMEDIATO CAMBIO DI PASSO,

L’ATTUAZIONE DEL CONTRATTO, IL RISPETTO DEGLI ACCORDI SIGLATI

E DELLA PROFESSIONALITA’ DEL PERSONALE GIUDIZIARIO

Si è tenuto nel pomeriggio di ieri l’incontro convocato da nuovo Capo Dipartimento del DOG Gaetano Campo per un saluto alle OO.SS. e una ricognizione delle questioni sul tappeto.

Il Dott. Campo, nella sua introduzione, ha voluto rappresentarci la sua particolare sensibilità alle questioni del lavoro e dei diritti, essendo stato impegnato negli ultimi anni nella delicata funzione di giudice del lavoro, che quindi gli conferisce una particolare sensibilità su tali tematiche.

Fattispecie questa, unita ad una manifestata disponibilità all’ascolto, che ci fa sperare ad un diverso approccio sulle questioni contrattuali e sulla gestione del personale che in questi anni alla Giustizia è stata fortemente deficitaria, e caratterizzata da “non scelte” che hanno penalizzato in modo incredibile e ingiustificato il personale.

Abbiamo voluto evitare in questo primo incontro la tentazione di fare unicamente il cosiddetto “elenco della spesa”, non solo perchè solo questo adempimento avrebbe portato via decine di minuti, quanto perchè comunque tutte le attuali criticità sono state da noi denunciate ripetutamente, spesso purtroppo in solitudine, nei mesi scorsi, con note indirizzate all’autorità politica e a vertici amministrativi, compresi quelli insediatisi a seguito delle elezioni politiche di fine settembre.

E che il Dott. Campo ha dichiarato di conoscere, avendo letto le nostre note.

Il problema principale che abbiamo posto è che bisogna uscire dalle sabbie mobili che impediscono un vero dispiegarsi delle relazioni sindacali e contrattuali e che in questo caso non sono solo di volontà “politica”, ma anche di incredibile farraginosità e burocratizzazione.

Al Ministero della Giustizia coesistono ben 5 Dipartimenti che, in mancanza di una figura come ad esempio quella del Segretario generale, presente in altre Amministrazioni, anche di dimensioni notevolmente inferiori al Ministero della Giustizia, o la mancata delega ad un Capo Dipartimento come avviene in altre (MEF, Politiche agricole. Ambiente, ex Sviluppo economico etc.) comporta che su tutte le tematiche che il CCNL demanda alla contrattazione integrativa di Ministero, vi debba essere come Capodelegazione dell’Amministrazione l’autorità politica, nella figura di un Sottosegretario delegato o del Capo di gabinetto, o addirittura dello stesso Ministro.

Figure queste ultime che invece dovrebbero essere gli interlocutori, più che della gestione del contratto integrativo e delle tematiche di Ministero, delle grandi scelte politiche relative alle politiche assunzionali e di stabilizzazione, o di reperimento di risorse aggiuntive per il personale da destinare ai Fondi risorse decentrate o agli altri istituti incentivanti.

Ecco il perchè, visto che all’attualità non è stata conferita alcuna delega sul personale, abbiamo chiesto al Dott. Campo di rappresentare al Ministro e al Capo di gabinetto l’esigenza di un urgente incontro con le OO.SS., per aprire una nuova stagione di interlocuzioni, cosa che del resto sta avvenendo in quasi tutte le altre Amministrazioni.

Perchè in quella sede, senza che nessuno possa dire “non mi compete” o debbo riferire”, si possano affrontare ad esempio la questione del mancato riconoscimento di quota parte del riscosso a titolo di  contributo unificato al personale, a differenza di quanto avviene ad esempio al MEF per la giustizia tributaria, della mancata adozione del  regolamento sugli incentivi per le funzioni tecniche, o per i progetti PON e PNRR. O per le economie di gestione.

Risorse che, ove acquisite, permetterebbero un significativo aumento delle risorse incentivanti destinate al personale, in un Ministero che invece, anche su questo, è tra i fanalini di coda.

O chiedere, come abbiamo intenzione di fare, il rilancio del percorso di assunzioni stabili, lo scorrimento delle graduatorie e la stabilizzazione di tutte le figure ancora oggi precarie all’interno dell’Amministrazione

Abbiamo comunque rappresentato al Dott. Campo, come assolute urgenze, la necessità di definire gli accordi relativi al Fondo risorse decentrate 2020 e 2021, le cui somme non sono ancora corrisposte al personale (anche in questo caso unica Amministrazione del comparto) e quello per attuare le progressioni economiche all’interno delle Aree, firmato a fine 2020 e mai attuato.

Va inoltre costituito il FRD 2022 e aperta la trattativa per questa annualità, tra l’altro anch’essa già scaduta.

Vanno definite le nuove famiglie professionali e data attuazione a quanto previsto dal CCNL delle Funzioni centrali, in merito ai passaggi TRA le Aree in deroga anche al possesso del titolo di studio.

Dare attuazione all’accordo sulla mobilità volontaria e al successivo addendum concordato nei mesi scorsi e non ancora formalizzato.

Insomma quelle prime risposte che segnino un’inversione di tendenza e diano segnali di cambiamento al personale, da anni in sofferenza.

Al termine dell’incontro il Capo Dipartimento si è impegnato a convocarci a breve sulla base delle criticità segnalate.

Vi terremo come di consueto aggiornati sugli sviluppi.

Roma, 20 gennaio 2023

                                                                                           Il Responsabile nazionale FLP Giustizia

      Roberto Cefalo

INFORMATIVA_ 5_2023