Informativa n.2_2025

Grave situazione nazionale degli Uffici
Notifiche Esecuzioni e Protesti (UNEP)

La FLP Giustizia scrive all’Amministrazione

 

Prot. n. 7_GIUS_2025 del 27 gennaio 2025

Al Ministro della Giustizia
On.le Carlo Nordio

Al Viceministro della Giustizia
Sen. Francesco Paolo Sisto

Al Capo di Gabinetto
Giusi Bartolozzi

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi
Gaetano Campo

Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Maria Isabella Gandini

OGGETTO: Denuncia della grave situazione nazionale degli Uffici Notifiche Esecuzioni e Protesti (UNEP)

Egregie Autorità,
Con la presente intendiamo porre nuovamente all’attenzione delle SS.LL. le criticità che affliggono il settore UNEP. La situazione attuale è ormai insostenibile, caratterizzata da una grave carenza di attenzione da parte del Ministero, con ripercussioni dirette sulla sicurezza, sull’organizzazione e sulla dignità lavorativa del personale.

1. Sicurezza e utilizzo dei mezzi propri
Il personale UNEP continua a operare senza autorizzazione per l’uso del mezzo proprio, rimanendo privo di qualsiasi copertura assicurativa. Questa condizione espone i lavoratori a rischi inaccettabili e rappresenta una grave lacuna nelle tutele fondamentali che l’Amministrazione dovrebbe garantire.

2. Carenza di personale a causa dei mancati concorsi
L’ultimo concorso per funzionari UNEP risale al 2002, oltre vent’anni fa. Tale situazione è particolarmente critica negli uffici del Nord Italia e in aree come la Sardegna, dove la scopertura degli organici è conclamata. Ad esempio, l’UNEP di Sondrio dispone di soli due funzionari, mentre altri uffici si reggono su “applicazioni temporanee”. A testimonianza della gravità, i
Presidenti delle Corti di Appello di Milano e Brescia hanno organizzato, il 28 novembre 2024, un incontro con le OO.SS. e le RSU, coinvolgendo anche gli organi di informazione per denunciare pubblicamente il problema.
La previsione di un concorso per soli 370 funzionari UNEP è insufficiente a compensare i numerosi pensionamenti previsti.

3. Formazione inadeguata
Le continue modifiche normative, come quelle introdotte dalla Riforma Cartabia e dal d.lgs 31 ottobre 2024, n. 164, hanno ampliato significativamente le competenze richieste al personale UNEP. Tuttavia, l’Amministrazione si è limitata a diffondere semplici circolari esplicative, ignorando gli obblighi contrattuali previsti dal CCNL e dal CCNI. I lavoratori, abbandonati a loro
stessi, si affidano a vademecum informali redatti da colleghi volenterosi per fronteggiare le nuove incombenze.

4. Problematiche legate al pignoramento presso terzi (art. 492 bis c.p.c.)
Si propone:
• L’integrazione nel Codice di procedura civile dell’obbligo per i terzi pignorati di rendere
dichiarazione ex art. 547 c.p.c. al momento dell’intimazione dell’ufficiale giudiziario, per
evitare iscrizioni “al buio” e ridurre gli adempimenti inutili.
• L’attribuzione di un compenso per l’attività di ricerca beni, indipendentemente dal
proseguimento o meno dell’iscrizione a ruolo del pignoramento, per evitare abusi e
negligenze da parte degli avvocati.
• Che l’Agenzia delle Entrate comunichi non solo il numero dei conti correnti ma anche la
loro giacenza, consentendo alle parti di valutare l’azione più opportuna.

5. Rivalutazione dei diritti e introduzione di nuove indennità
I diritti di notificazione ed esecuzione, fermi al 1991, sono ormai irrisori. Una loro rivalutazione garantirebbe maggiori entrate per l’Erario e valorizzerebbe il lavoro del personale. Si propone inoltre l’introduzione di un’indennità per le notifiche via PEC nei pignoramenti, costituendo un incentivo economico per i lavoratori e un’ulteriore fonte di entrata per lo Stato.

6. Progressioni economiche e nuove figure professionali
È urgente prevedere sbocchi di carriera in terza area anche per gli Assistenti Giudiziari in forza agli UNEP. Una soluzione efficace potrebbe essere l’istituzione della figura del Funzionario Amministrativo UNEP, essenziale per la gestione telematica degli adempimenti, oggi affidata alla buona volontà dei singoli.

7. Buoni pasto
A fronte del progressivo depauperamento dei diritti spettanti alla categoria, è indispensabile l’attribuzione dei buoni pasto ai funzionari e agli ufficiali giudiziari. Questo potrebbe avvenire mediante autocertificazione del superamento dell’orario di sei ore e dell’effettuazione della pausa, in linea con le prassi già adottate per altri settori dell’Amministrazione, nel caso di
personale chiamato a servizi esterni.

Conclusioni
Le criticità evidenziate richiedono interventi urgenti e risolutivi da parte del Ministero. Continuare a ignorare le problematiche del settore UNEP significa non solo compromettere il funzionamento della giustizia, ma anche mortificare la professionalità e la dedizione di lavoratori che, nonostante le difficoltà, garantiscono quotidianamente un servizio essenziale.
Confidiamo in un’azione tempestiva e concreta delle SS.LL. per sanare una situazione ormai insostenibile e restituire dignità e sicurezza al personale UNEP.

In allegato la nota trasmessa in data odierna.

La Coordinatrice Generale Flp Giustizia

FLPGIUSTIZIA_UNEP