Informativa n. 29 del 31/05/2023

FINALMENTE RIPRENDE IL CONFRONTO CON L’AMMINISTRAZIONE, MA ORA SONO INELUDIBILI INTERVENTI STRAORDINARI E NUOVE RISORSE ECONOMICHE PER RICONOSCERE IL RUOLO E LA FUNZIONE DEL PERSONALE GIUDIZIARIO

Dopo una riunione che si è protratta per tutta la giornata finalmente, dopo lo sblocco del Fondo 2020, ieri, a seguito del via libera della Funzione Pubblica, abbiamo sottoscritto definitivamente anche il FRD 2021, e quindi in tempi brevi si potranno erogare le risorse al personale per queste due annualità, e conseguentemente iniziare le trattative di sede per l’erogazione della restante parte collegata alla perfomance organizzativa.

A seguire abbiamo anche firmato la Preintesa sull’utilizzo delle risorse del Fondo per l’anno 2022 che, considerato che ripropone i contenuti dell’accordo 2021, non dovrebbe incontrare ostacoli in sede di certificazione, e quindi esplicare la sua efficacia in tempi brevi (entro fine luglio).

Inoltre l’Amministrazione ha comunicato l’imminente emanazione del bando per il passaggio di 600 colleghi dall’Area operatori (ex Prima Area) a quella di assistenti (ex Seconda Area).

A questo proposito come FLP, prendendo atto che questo è un primo passo, abbiamo però sollecitato l’Amministrazione, che continua a fare assunzioni sulla base del vecchio sistema classificatorio, a dare  piena attuazione a tutte quelle parti degli accordi pregressi sull’ordinamento professionale non ancora attuati a distanza di anni (vedi il mancato inquadramento dei funzionari nel profilo di Direttore, che pure l’Amministrazione continua ad assumere direttamente dall’esterno in spregio al riconoscimento professionale del personale interno).

Dopo mesi di stallo riscontriamo qualche timido segnale di un possibile riavvio delle relazioni sindacali, ma la strada da percorrere, per i ritardi occorsi e per le mancate iniziative assunte in questi lunghi anni, è ancora tutta in salita.

Per dare risposte alle diverse questioni aperte che attendono soluzioni, non basta limitarsi ad elencarle, perché sono strettamente legate alla cronica mancanza di risorse. Se vogliamo veramente riscrivere le carriere, riconoscere le professionalità, le posizioni organizzative, i carichi di lavoro pressanti, è necessario almeno raddoppiare le attuali risorse disponibili per il personale.

Altrimenti si prendono solo in giro i lavoratori facendo intravvedere un impegno sindacale che invece è tutto di facciata, in quanto è chiaro, anche ad un ragazzino, che se devi istituire nuove voci retributive, o rivalutarle, in mancanza di risorse aggiuntive, ne devi tagliare altre.

E alla Giustizia stiamo proprio all’osso.

La consistenza effettivamente utilizzabile del FRD 2022, apparentemente leggermente superiore al 2021, infatti a malapena stanzia le risorse aggiuntive necessarie a pagare gli istituti contrattuali al personale neo assunto o quello a tempo determinato, figuriamoci se all’attualità è credibile una proposta di rivalutazione che sarebbe a costo zero!

Ecco il perché come FLP, abbiamo rilanciato con forza, alla presenza del Vice Ministro Sisto e dei Capi Dipartimento, la richiesta di urgenti interventi normativi in materia di rifinanziamento del Fondo e di rivalutazione dell’indennità di amministrazione giudiziaria.

Attualmente ogni anno, per effetto delle norme punitive degli anni scorsi, al personale della Giustizia vengono sottratti circa 80 milioni di euro dal Fondo risorse decentrate per il superamento del tetto 2016; in pratica la metà del Fondo. Oggi, dopo che molte Amministrazioni dello Stato hanno recuperato buona parte dei tagli, con norme ad hoc e finanziamenti dedicati,  da ultimo con la legge di bilancio 2023 è necessario che il Ministro Nordio faccia la sua parte, e preveda adeguate iniziative normative che da una parte vadano nella direzione almeno di recuperare tutte  le risorse ad oggi decurtate e storicamente presenti nella disponibilità del personale, e dall’altra riconoscano mediante la rivalutazione dell’indennità di amministrazione, la specificità e la professionalità del personale giudiziario.

Ma vi è un altro aspetto da non sottovalutare.

Per dare effettività e concretezza al nuovo ordinamento professionale, che il CCNL delle Funzioni Centrali 2019/2021 ha delineato, e quindi permettere non solo gli sviluppi economici all’interno delle Aree (ora denominati differenziali stipendiali), ma anche una nuova stagione di passaggi tra le Aree, anche in deroga come statuisce l’art. 18 del CCNL,  è necessario rideterminare seriamente ( e non con pochi numeri come quelli comunicati a inizio riunione) le dotazioni organiche del Ministero, sia mediante l’individuazione di posti nella nuova Area delle elevate professionalità (oggi vuota) che nell’incremento dell’Area dei Funzionari che dopo le recenti assunzioni e le auspicabili e necessarie stabilizzazioni del personale a tempo determinato, rischia di essere un contenitore ormai insufficiente per riconoscere le aspettative del personale ora nell’Area degli Assistenti.

E anche questa non può essere un’operazione a costo zero; altrimenti pure tutte le chiacchiere sul famigerato Contratto integrativo da rinnovare restano fuffa, se non si rendono disponibili nuove risorse per il personale e posti disponibili per le procedure interne riservate.

Il Vice Ministro Sisto nel riscontrare il nostro intervento, ha dato atto della fondatezza delle nostre richieste e ci ha chiesto di fornirgli un approfondimento tecnico e progettuale, anche rispetto alle iniziative in corso in altre Amministrazioni, al fine di verificare la fattibilità e l’inserimento in un prossimo provvedimento normativo o nella legge di bilancio 2024.

Nelle prossime ore la FLP formalizzerà nel dettaglio le sue proposte, e su questo verificherà anche il comportamento e la disponibilità di tutto il fronte sindacale, perché è evidente che un’auspicabile iniziativa comune, come è avvenuto in altre realtà, sicuramente potrebbe rendere meno complessa un’operazione che non sarà in discesa, e i cui effetti andranno conquistati giorno dopo giorno.

La prossima riunione in cui iniziare nel concreto il confronto sul Contratto integrativo (famiglie professionali, Uffici disagiati, posizioni organizzative DOG) è prevista per il 30 giugno.

Ma in questo lasso di tempo non saremo fermi e proseguiremo il pressing nei confronti dell’Autorità politica e amministrativa, in particolare per l’emanazione del nuovo bando delle procedure di passaggi all’interno delle Aree, le cui graduatorie, anche provvisorie, debbono essere approvate entro il 31 dicembre di quest’anno per avere decorrenza 01 gennaio 2023.

E non è accettabile un ulteriore ritardo considerato che erano procedure concordate a fine 2021.

Il Responsabile Nazionale FLP Giustizia

     Roberto Cefalo

INFORMATIVA_29_2023