Informativa n. 44 del 27.07.2023
FIRMATO L’ACCORDO SUGLI INCENTIVI TECNICI AMPLIATA LA DOTAZIONE DELLA TERZA AREA DI 1943 UNITÀ CON UN EMENDAMENTO AL D.L. PA BIS
Un primo passo, a cui però dovrà essere dato seguito, con ulteriori e più incisive iniziative, soprattutto sul reperimento di nuove risorse economiche
Questa mattina nel corso della programmata riunione per definire l’accordo sulla ripartizione degli incentivi tecnici abbiamo registrato un ulteriore passo in avanti nel nuovo corso impresso dalla Amministrazione della Giustizia.
Preliminarmente, è intervenuto a sorpresa il Ministro Nordio, il quale ha ringraziato le OO.SS. per la collaborazione e il contributo fornito in questi mesi, sottolineando quanto siano indispensabili per i risultati che il Dicastero si pone.
Il Ministro ha anche posto l’attenzione sulle professionalità presenti nell’amministrazione giudiziaria, assicurando che verrà posta grande attenzione alla valorizzazione delle stesse. Ha preannunciato anche novità positive lasciando al Viceministro Sisto il compito di esplicarle. Quest’ ultimo ha dato la notizia dell’accoglimento nella serata, di ieri in sede di conversione in legge del cosiddetto DL PA bis, di due emendamenti che hanno ampliato la dotazione organica della terza Area di 1943 unità. Un obiettivo importante , ma ancora parziale che il Ministero intende ancora implementare probabilmente in sede di legge di bilancio per ulteriori 400 posti.
Si è quindi proceduto ad analizzare il nuovo testo dell’ Accordo sugli incentivi tecnici, riveduto e integrato alla luce delle indicazioni delle Organizzazioni Sindacali.
L’accordo che è stato firmato oggi da tutte le OOSS. produrrà i suoi effetti a partire dalla data di emanazione del regolamento (agosto 2021).
Per gli anni che vanno dal 1996 al 2021 ( anni di vigenza della norma, in assenza di regolamento) si sta ragionando su un accordo collettivo di possibile transazione con modalità e percentuali di ristoro da definire, ma che comunque, dovranno garantire una adeguata remunerazione per le attività svolte.
Approfondimenti che saranno oggetto di una nuova trunione preista per il 26 settembre.
Nel corso della medesima riunione il confronto riguarderà anche le nuove linee guida che regolamenteranno l’istituto del 2% sugli incentivi tecnici a seguito dell’entrata in vigore, questo mese, del nuovo codice degli appalti che modifica alcuni aspetti della normativa previgente.
La FLP nel suo intervento ha dichiarato di sottoscrivere l’accordo in questione allo scopo di sbloccare finalmente la situazione, anche se ha lamentato che la trattativa comunque si è mossa nell’ambito predeterminato dal regolamento unilaterale del 2021, che ha lasciato alla contrattazione unicamente la possibilità di definire le percentuali tra attività già fissate, e nel solo ambito di un minimo e di un massimo (forchetta).
Pur riconoscendo il cambio di passo rispetto alle precedenti gestioni, che ha permesso di reuperare i ritardi sul FRD, sulle progressioni economiche, e da ultimo sulla procedura di mobilità volontaria, il cui avvio è previsto per domani con la pubblicazione della circolare, anche su questo accordo, non certamente il più importante tra quelli ancora da definire, permangono comunque alcune ulteriori criticità quali quelle ad esempio della mancata qunatificazione ad oggi dell’esatta consistenza dei Fondi in questione, o le limitazioni che il Regolamento ha posto in materia di quote disponibili che in molti casi si attestano ben al di sotto del 2% previsto dalla norma.
L’incentivo in questione, sacrosanto per adempimenti professionali delicati e di grande responsabilità, riguarda pur tuttavia solo un numero ristretto di personale e non tocca le migliaia di lavoratori ancora in attesa di vedere un avanzamento economico o di carriera.
Con riguardo, inoltre, all’ampliamento della pianta organica della terza area, va ribadito come il numero di 1943 unità sia assolutamente insufficiente da un lato per effettuare le progressioni in deroga ex art. 18 CCNL e dall’ altro per poter procedere ad una stabilizzazione del personale precario legato al PNRR. Si rende qundi necessario proseguire il percorso, anche attraverso una adeguata rimodulazione degli organici tra la seconda e la terza area.
Abbiamo inoltre rimarcato con forza l’assoluta necessità , ancora oggi disattesa, nonostante fosse aperto lo strumento normativo della conversione del DL PA bis, di reperire nuove risorse indispensabili per realizzare una vera modernizzazione del Ministero della Giustizia e delle sue ramificazioni territoriali.
Questo è ciò che attende da troppo il personale dei Dipartimenti e questo è ciò che andremo a chiedere in tutti i tavoli di trattativa che ci vedranno impegnati nei mesi a venire.
Il Responsabile Nazionale FLP Giustizia
Roberto Cefalo
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