Informativa n. 75
ESITI DELLA RIUNIONE DEL 18 NOVEMBRE
Roma, 21 novembre 2022
E’ stata una riunione fiume quella del 18 novembre con i vertici del DOG., anche se non immediatamente produttrice di effetti sulla difficile situazione che da anni vive il personale giudiziario.
All’odg la ripresa del confronto sul famoso “addendum all’accordo mobilità del 2020 e l’inizio del confronto sul nuovo ordinamento, e in particolare sulla definizione delle nuove famiglie professionali.
Diciamo subito che, come l’ultima volta, l’ambito della discussione è stato fortemente delimitato dall’Amministrazione, in quanto la Capo Dipartimento ha comunicato ufficialmente che il CSM ha deliberato il suo rientro nei ruoli e quindi a breve lascerà l’incarico; cosa che dovrebbe avvenire anche per il Direttore Generale Leopizzi.
Ne conseguiva che nessun impegno poteva essere assunto da parte loro sulle grandi tematiche aperte, ma lo scopo della riunione era, in particolare per il nuovo ordinamento professionale, avviare solo una attività di ricognizione che sarebbe stata poi comunicata al nuovo Capo di Gabinetto in attesa dell’insediamento dei nuovi vertici amministrativi.
Sull’addendum all’accordo sulla mobilità come FLP abbiamo ribadito che ha senso sottoscriverlo solo se le modifiche all’accordo del 2020, in gran parte non applicato, riguardano non solo l’allargamento temporale per arrivare a stabilizzare circa 550 distaccati, ma impongano e prescrivano anche tempi certi per l’avvio della procedura di interpello volontario, da attivare prima che vengano stabilizzati i comandati.
Su questo la Dott.ssa Fabbrini ha convenuto e ha dichiarato che tale previsione sarà inserita nel testo dell’accordo che verrà ripresentato alla firma nel corso della riunione fissata per il 23 novembre.
Dobbiamo dire che la nostra presa di posizione, già anticipata con il notiziario dei giorni scorsi, ha spiazzato chi voleva invece firmare subito e ad ogni costo, senza alcuna garanzia per tutti coloro che da anni aspettano una procedura di mobilità volontaria aperta e trasparente, e che invece poi si è dovuto allineare alla nostra posizione.
Per quanto concerne invece le nuove famiglie professionali, che costituiscono la nuova architrave dell’ordinamento professionale, e che a seguito dell’entrata in vigore del nuovo CCNL sono materia di contrattazione, abbiamo come FLP ribadito che bisogna operare con urgenza, visto il tempo perso, su due direttrici: lavorare alla modernizzazione, attualizzazione e razionalizzazione degli attuali profili professionali all’interno di aree organiche meno frammentarie di quanto oggi previsto, ma allo stesso tempo garantire, in sede di prima applicazione, quegli adeguati e ormai ineludibili sbocchi di carriera a chi è rimasto tagliato fuori in tutti questi anni.
Dallo svuotamento della prima area, al passaggio in terza di chi non ha potuto avvalersi del 21 quater pur svolgendo attività importanti per il funzionamento della macchina giudiziaria. Così come va riempita da subito di contenuti l’area delle elevate professionalità, a cui debbono poter aspirare i colleghi inquadrati in terza area come naturale sviluppo di carriera.
Per fare tutto questo non bastano le risorse dello 0,55 per cento del monte salari, aggiuntive e dedicate a tali operazioni, previste dal CCNL, ma è necessario riscrivere gli organici complessivi al rialzo per consentire la copertura dei costi necessari ai passaggi tra la prima e la seconda area e dalla seconda alla terza, altrimenti del tutto insufficienti viste anche le recenti anche se parziali coperture di organico dell’ultimo anno.
Insomma. Non vogliamo limitarci a elencare i problemi e a lamentarci perchè non sono stati risolti in questi anni. Intendiamo dare vera ed effettiva attuazione alle norme contrattuali che abbiamo faticosamente strappato in Aran nei mesi scorsi, e per fare questo, è necessario incalzare l’Amministrazione, e soprattutto essere in grado di conoscere e maneggiare tutte quelle tecnicalità che le Amministrazioni frappongono spesso pretestuosamente come ostacoli, per dare invece corso effettivo agli istituti contrattuali, e nel caso di specie, anche alle previsioni normative.
Infine, abbiamo detto che non tollereremo ulteriori ritardi nella certificazione dell’accordo sui Fondi del personale 2020 e 2021 e quello sulle progressioni economiche all’interno delle aree, in quanto la definizione di quell’accordo permette di poter contare su una prima tranche di passaggi interni alle aree, permettendo poi nel 2023 di far decollare la nuova procedura di attribuzione dei differenziali stipendiali che hanno sostituto la fasce economiche del previgente ordinamento.
E’ di tutta evidenza che questo teatrino dei tavoli para tecnici non può continuare, per cui la FLP rinnova la richiesta al Ministro Nordio di provvedere all’immediata nomina dei nuovi vertici del DOG e il conferimento della delega politica alle relazioni sindacali.
Perchè il giochino è durato fin troppo e ad un mese di distanza dall’insediamento del Ministro è inaccettabile che non vi sia ancora almeno il Sottosegretario delegato
Il Responsabile nazionale FLP Giustizia
Roberto Cefalo