Informativa 61 del 12.10.23

DOG: FAMIGLIE PROFESSIONALI E NUOVO ORDINAMENTO PROFESSIONALE
Un’occasione da non perdere per recuperare il tempo perduto e ridare dignità al personale della Giustizia

Si è svolto oggi l’incontro sulle famiglie professionali per la parte DOG, alla presenza del  Capo Dipartimento Campo, del Direttore Generale del personale Gandini ed il Direttore Generale del bilancio Bedetta.

In apertura di riunione la parte pubblica ha consegnato una prima proposta dell’amministrazione, dando atto della mancanza di tempo per le OO.SS. di prenderne visione.

Il Capo Dipartimento nella sua introduzione ha manifestato la volontà di costruire una amministrazione giudiziaria moderna ed efficiente, con un modello organizzativo innovativo che preveda anche poli amministrativi decentrati, superando l’eccessiva burocratizzazione e centralizzazione attuale, con un incremento di figure tecniche. Il Capo Dipartimento ha anche auspicato un apporto sempre più centrale ed inserito nella macchina processuale per l’addetto all’ufficio per il processo.

La dott.ssa Gandini ha rappresentato che si è cercato di dare una struttura delle famiglie professionali il più possibile omogenea per tutte le articolazioni ministeriali, uniformandone la nomenclatura, accogliendo la richiesta pressoché unanime delle OO.SS., per consentire un più flessibile transito da un Dipartimento all’altro.

La Flp nel suo intervento ha ribadito la centralità di tale operazione, che non rappresenta un mero adempimento contrattuale o la semplice riscrittura degli attuali profili presenti, ma una straordinaria occasione per ridisegnare le attività, le competenze e l’allocazione del personale all’interno delle nuove famiglie professionali. 

L’amministrazione deve chiarire, o diremo meglio definire, quali sono le attività a cui dare centralità nel futuro prossimo, e in quale area collocarle, utilizzando tutti gli strumenti che il contratto offre.

Fermo restando un approfondimento del documento proposto e la presentazione di specifiche proposte nel dettaglio, per la Flp è’ assolutamente necessario superare l’attuale, eccessiva, parcellizzazione dei profili, che impedisce ad alcune specifiche figure professionali ogni possibilità di sviluppo di carriera a causa dell’eccessiva rigidità dell’attuale modello, prevedendo una dotazione organica di area, l’attivazione della mobilità volontaria tra gli attuali profili e la definizione puntuale dell’area delle elevate professionalità, che deve costituire, insieme ovviamente  ai passaggi tra la prima e la seconda area e a quelli dalla seconda alla terza, una concreta possibilità per il riconoscimento di funzioni e competenze che non possono essere sottoinquadrate nell’attuale terza area.

Per fare questo non basta quindi mettere qualche ”pezza”, ma è necessario ridisegnare l’organico complessivo, prevedere ulteriori posti in terza area, e individuarne di nuovi nell’area delle elevate professionalità, al momento vuota perché di nuova istituzione. Garantire inoltre l’effettivo svuotamento dell’attuale prima area con il passaggio in seconda, possibile già da subito per la presenza di posti disponibili nella seconda area.

In tale ottica vanno attivate con immediatezza le procedure di passaggio tra le aree in deroga, previste dall’art. 18 del CCNL delle Funzioni Centrali 2019/2021.

È indispensabile, quindi, per non deludere le enormi aspettative che i colleghi ripongono nella  trattativa, aumentate a causa dei ritardi di questi anni, implementare in modo significativo gli organici e le risorse da destinare alla realizzazione del nuovo ordinamento,  coinvolgendo direttamente la parte politica, perché queste operazioni hanno un costo e bisogna mettere in campo tutte le iniziative per rendere disponibili risorse che già sarebbero nella disponibilità del Ministero in quanto rinvenienti da attività svolte dal personal e che invece incredibilmente in questi anni non sono state stanziate.

La FLP è convinta che sia necessario, da parte di tutti, OO.SS. e parte pubblica, compiere uno sforzo, fornendo il proprio contributo per uscire dal pantano creatosi negli ultimi decenni.

La riunione è stata aggiornata a mercoledì 18 ottobre ed il Capo Dipartimento ha anche prospettato l’apertura di un tavolo di confronto sull’Accordo del 26 aprile 2017, la cui applicazione, prima della definizione del nuovo ordinamento, costituisce un fattore importante.

A margine della riunione, con riferimento alle attività di videoregistrazione delle udienze, il Capo Dipartimento ha comunicato che è in corso un serrato confronto con gli organi di autogoverno della magistratura, per una adeguata regolamentazione della materia, non escludendo la necessità di un possibile intervento normativo.

 

Il Responsabile nazionale FLP Giustizia

                                                                                             Roberto Cefalo

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