Informativa n. 68 del 14.11.2023
DOG: FAMIGLIE PROFESSIONALI E NUOVO ORDINAMENTO DEL PERSONALE
Ancora una riunione “tecnica”, dal carattere interlocutorio, mentre purtroppo restano sul campo tutte le criticità sui posti disponibili per il personale interno e sulle risorse necessarie per fare un buon lavoro.
E intanto il tempo passa.
È stata l’ennesima riunione interlocutoria quella svoltasi oggi presso il DOG sulle famiglie professionali, che per l’Amministrazione continuano ad avere una valenza tecnica.
Di fatto ci è stato consegnato lo schema di raffronto tra dotazione organica e presenti effettivi, distinto per Area e per profilo, che fotografa l’attuale situazione, e poi hanno chiesto l’ennesimo giro di interventi delle OO.SS. sulla base della documentazione trasmessa nei giorni scorsi (non vi è quindi alcun nuovo documento).
Come FLP non abbiamo potuto fare altro che riaffermare le questioni che stanno alla base della trattativa e che non possono essere sottaciute:
Non abbiamo alcuna intenzione di mettere la nostra firma ad un accordo che si limita a fotografare l’esistente, soprattutto in un’amministrazione come quella della Giustizia, caratterizzata da rigidità organizzative, da una miriade di profili all’interno della stessa Area, da una continua negazione di prospettive di carriera, a causa di un generale e ingiustificato livellamento al ribasso delle funzioni svolte all’interno delle Aree contrattuali.
Per riconoscere le funzioni, aprire prospettive coerenti di sviluppo a tutto il personale, è necessario partire dalla mappatura delle attività, dalla loro ricollocazione all’interno delle aree, con la conseguente e successiva individuazione delle famiglie professionali.
Questo deve comportare una riscrittura delle dotazioni organiche che, rovesciando l’attuale piramide, porti ad una prevalenza delle attività in terza area e non più in seconda come oggi, al superamento dell’ex prima area ed alla creazione effettiva dell’area delle elevate professionalità.
Ragionare a costo zero, senza investimenti e risorse non serve a nulla.
Bisogna, altresì, superare la logica degli interventi emergenziali di questi anni, attuati con leggi speciali, che di fatto con i nuovi concorsi destinati all’accesso dall’esterno, privi di effettive garanzie per il personale interno, hanno alterato il normale dispiegarsi dei processi di valorizzazione del personale, creando nuove e ingestibili sacche di precariato.
Una stagione infelice che nel periodo pandemico, con i concorsi speciali, quelli del PNRR e quelli che vogliono fare in applicazione della Cartabia, in mancanza di una riscrittura degli organici, azzera ogni concreta possibilità di sviluppo professionale, coprendo tutti i posti negli organici. Anzi creando addirittura esuberi nell’Area dei Funzionari.
Come FLP abbiamo ribadito che non assisteremo inerti all’ennesimo scempio e che contrasteremo ogni ulteriore azione dilatoria e lesiva dei diritti e delle aspettative del personale della giustizia.
Per questo, lo diciamo senza peli sulla lingua, non abbiamo bisogno di ulteriori confronti tecnici che si muovono all’interno del quadro precostituito e che purtroppo tendono a fare le nozze con i fichi secchi, ma di confronti con l’Autorità politica, perché le scelte da assumere sono di natura straordinaria e investono direttamente, come avvenuto in questi mesi in altri Ministeri, direttamente il Ministro e l’autorità politica.
Discettare unicamente su come chiamare la nuova famiglia professionale e quali profili mettere dentro, casomai mantenendo intatto tutto l’attuale quadro e senza alcuna reale prospettiva di modernizzazione, e di sviluppo, non è quello che il CCNL ha previsto.
Accelerare i tempi, fare presto e bene… questo è il nostro obiettivo, anche perché non abbiamo alcuna intenzione di perdere le opportunità di passaggio tra le aree in deroga che il CCNL ha previsto e che alla Giustizia potrebbero permettere di rispondere alle aspettative di chi è rimasto fuori dai passaggi tra le Aree che la norma, per alcune professionalità, negli anni scorsi ha garantito.
Nella riunione del 22 novembre che il Viceministro Sisto presiederà su un argomento pur importante, ma al momento non urgente, quale quello dell’individuazione delle nuove linee guida sugli incentivi tecnici, porremo nuovamente con forza le questioni che abbiamo più volte denunciato.
Abbiamo predisposto una proposta organica di reperimento di risorse aggiuntive per il personale che abbiamo formalizzato nei giorni scorsi e che è stata diffusa a tutto il personale.
Analogamente formalizzeremo una specifica e puntuale proposta sull’ordinamento professionale, sulla sua attuazione e sulle sue prospettive.
Per dotare anche il personale della Giustizia di un ordinamento professionale moderno, capace di riconoscere e valorizzare le tante professionalità presenti, da troppo tempo svilite e negate.
Il Responsabile nazionale FLP Giustizia
Roberto Cefalo
Informativa n. 68 del 14.11.2023