Informativa n.71.2023

CONTRATTO INTEGRATIVO E NUOVO ORDINAMENTO PROFESSIONALE: SI RISCHIA LO STALLO

 A distanza di più di un anno da quando doveva entrare in vigore (novembre 2022), in applicazione del nuovo CCNL delle Funzioni Centrali, e nonostante numerose riunioni tenutesi negli ultimi due mesi presso i diversi Dipartimenti del Ministero, la situazione sulla definizione delle nuove famiglie professionali del personale è ancora purtroppo  caratterizzato da un sostanziale stallo.

I numerosi nodi da sciogliere all’attualità permangono tutti, e forte  è il rischio che anche quest’occasione venga perduta.

La verità è che non si possono fare le nozze con i fichi secchi e aggiungiamo noi neanche un finto nuovo ordinamento professionale, e quindi la latitanza dell’Autorità politica, competente ad assumere impegni e decisioni, del tutto assente in questa importante trattativa, e il reiterarsi quindi unicamente di riunioni a carattere “tecnico, allontanano e non avvicinano le soluzioni.

A fronte di un’informazione generica e omissiva, in qualche caso indebitamente rassicurante che leggiamo in questi giorni, riteniamo necessario ribadire formalmente le nostre posizioni, che non ci limitiamo ovviamente a scrivere, ma che costituiscono in ogni riunione, il tema del confronto con l’Amministrazione e con gli altri soggetti sindacali al tavolo.

  • La definizione delle famiglie professionali non è la semplice riscrittura, sotto diversa denominazione, dei vecchi profili professionali, ma è l’occasione per definire nel concreto quali sono le professionalità necessarie, oggi e nel futuro, per lo svolgimento delle attività istituzionali, a fronte anche delle modifiche normative in atto; quale è la giusta pesatura delle diverse attività al fine di effettuarne il corretto inquadramento nell’Area contrattuale, superando l’attuale eccessva parcellizzazione ,che non è sinonimo di peculiarità e specificità, ma spesso solo un’inutile ingessatura che ha ingabbiato negli anni il personale, sia ai fini dei percorsi di carriera che di mobilità verso le altre Amministrazioni.
  • Senza la rivisitazione degli organici che come FLP continuiamo incessantemente a ripetere, avalleremmo l’inaccettabile attuale esubero in terza Area, e in mancanza della previsione della specifica Area delle elevate professionalità, cristallizzeremmo per il futuro il blocco delle carriere del personale ( cancellieri e assistenti a cui sarebbe negato il transito nell’Area dei funzionari, e Direttori e Funzionari giudiziari a cui verrebbe preclusa per decenni la possibilità di accedere all’Area delle elevate professionalità) che come FLP abbiamo fortemente voluito in sede di stipula del CCNL.
  • Per la FLP queste funzioni invece vanno ascritte alla terza Area e e quella delle elevate professionalità e non potrà essere la nuova figura dell’Addetto all’Ufficio del Processo, che sia chiaro intendiamo comunque riconoscere e tutelare, a togliere spazio, dignità lavorativa  e riconoscimento professionale agli attuali cancellieri.
  • In questo ambito lo scorrimento delle graduatorie del 21 quater ancora da effettuare, e che chiediamo a gran voce, non esauriscono però la necessaria azione di reinquadramento del restante personale che dobbiamo attuare applicando l’art. 18 del CCNL in materia di passaggi tra le Aree.

Individuando, quindi, contestualmente alla discussione in corso, le procedure concorsuali interne  e i posti  per raggiungere l’obiettivo, affinchè il 31 dicembre 2024, termine ultimo per la vigenza dell’art. 18 del CCNL, non trascorri invano.

Contrasteremo con decisione quindi ogni ipotesi di mera fotografia dell’esistente, di un nuovo ordinamento che nascerebbe  vecchio e aumenterebbe le diseguaglianze e le criticità nella gestione del personale, e continueremo a lavorare affinchè su queste opzioni, che riteniamo siano condivise dal personale, si possa finalmente trovare un’ampia convergenza del fronte sindacale.

Per quanto concerne invece le notizie di carattere generale confermiamo che le graduatorie per le progressioni orizzontali all’interno delle Aree usciranno entro il 31 dicembre 2023 al fine di permettere la decorrenza economica delle stesse dal 1 gennaio 2023,  mentre quelle relative alla mobilità entro la prima decade di dicembre.

I trasferimenti nelle nuove sedi, come comunicato dall’Amministrazione, presumibilmente avverranno con decorrenza 1 febbraio 2024 .

Il Responsabile nazionale FLP Giustizia

                                                                                                          Roberto Cefalo

Informativa-n.-71.2023