Informativa n.1 del 24 gennaio 2025

APP 2.0 UN FLOP O UNA GRANDE OPPORTUNITÀ?

𝗟𝗮 𝗙𝗟𝗣 𝗚𝗶𝘂𝘀𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲

Cari colleghe e colleghi,
È notizia recente che già più di 87 uffici giudiziari distribuiti su tutto il territorio nazionale hanno deciso di sospendere l’utilizzo di APP 2.0 per la gestione del cosiddetto Processo Penale Telematico a causa delle numerose criticità e dei malfunzionamenti rilevati durante il suo utilizzo.
La questione si è rivelata in tutta la sua gravità quando, con decreto del 27 dicembre 2024 e con successiva nota del Ministero della Giustizia, si è deciso di rendere obbligatorio l’utilizzo di APP 2.0 in tutti gli uffici giudiziari a partire dal 1° gennaio 2025. Questo ha obbligato il personale giudiziario e tutte le parti processuali a utilizzare questo strumento telematico per depositare, anche in udienza, atti, documenti, richieste, memorie, ecc., senza che ne fosse preventivamente testata l’efficienza e il corretto funzionamento.
Una norma, inoltre, che presuppone la generalizzata disponibilità presso tutte le aule giudiziarie di strumenti telematici idonei a disposizione delle parti. Allo stato attuale tale disponibilità non sussiste ed, in assenza di un’idonea infrastruttura tecnologica, è di fatto impossibile lo svolgimento dei giudizi secondo la prevista modalità telematica.
A seguito delle numerose segnalazioni dei Capi degli Uffici e, non ultimo, del CSM, persino la Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati (DGSIA) del Ministero ha dovuto riconoscere l’esistenza di problematiche riguardanti il malfunzionamento di APP 2.0. Si è quindi affermata la necessità di ricorrere al cartaceo per evitare di paralizzare l’attività
giurisdizionale.
L’obbligatorietà è stata, peraltro, prevista senza un’adeguata sperimentazione, ribaltando sugli uffici e sugli utenti la progressiva scoperta dei bug e dei malfunzionamenti del sistema.
Questo ha generato il caos negli uffici giudiziari, dove i colleghi, privi di qualsivoglia formazione preventiva e di adeguati strumenti informatici, si sono trovati a dover utilizzare un applicativo che non solo non funziona, ma rende ancora più farraginosa, anziché semplificata, la gestione dei fascicoli processuali penali, con un notevole dispendio di risorse.
Il sospetto è che si tratti dell’ennesimo modello calato dall’alto, progettato e sviluppato da chi probabilmente non ha mai varcato un’aula di tribunale o, ancora peggio, gli uffici giudiziari.
Le innovazioni tecnologiche sono assolutamente necessarie per modernizzare il sistema Paese, a condizione che la “Governance Digitale” ne sappia prevedere e gestire, anche in prospettiva, gli sviluppi.

Le nostre proposte

Alla luce di queste criticità, auspichiamo che il Ministero della Giustizia possa intervenire con urgenza per:
        1. Sospendere l’obbligatorietà di APP 2.0 fino alla risoluzione delle problematiche segnalate.
        2. Avviare una fase di sperimentazione controllata e monitorata.
        3. Garantire un’adeguata formazione per il personale giudiziario e le parti processuali coinvolte.
        4. Investire in infrastrutture tecnologiche idonee in tutti gli uffici giudiziari.
        5. Coinvolgere le organizzazioni sindacali (OO.SS.), che non possono essere escluse da interventi normativi che incidono direttamente nell’attività di servizio dei lavoratori del settore.

Ci auguriamo che il Processo Penale Telematico possa finalmente diventare una realtà e che tutti gli attori ne possano fattivamente beneficiare.

In allegato la nota trasmessa al Ministro in data odierna.

La Segreteria Generale FLP Giustizia

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