Informativa n.72 del 09/11/2022
ACCORDO SULLA MOBILITA’ E NUOVO
ORDINAMENTO PROFESSIONALE
Si è tenuta ieri la riunione con i vertici dell’Amministrazione sulla proposta datoriale di modifica di alcune, limitate, parti dell’accordo sulla mobilità sottoscritto nel 2020, e su un primo giro di tavolo sulla definizione delle famiglie professionali .
Una riunione assolutamente interlocutoria, atteso che la dott.ssa Fabbrini ha dichiarato di essere in uscita, avendo dato le dimissioni da Capo Dipartimento, e quindi di fatto in riunione non vi era una controparte in grado di assumersi impegni che non fossero limitati, e a breve scadenza.
In buona sostanza hanno chiesto di apportare qualche piccola modifica all’accordo sulla mobilità 2020, molto parziale e solo tesa a rendere più esigibile la norma per la stabilizzazione dei distaccati.
Nessuna volontà di migliorare e rendere esigibile un accordo, quello del 2020, nei fatti mai applicato, o solo parzialmente, per situazioni contingenti e per interessi dell’Amministrazione.
Come FLP ci siamo dichiarati indisponibili ad apportare unicamente piccole modifiche che non impegnavano l’Amministrazione sulle altre questioni e che serviva solo a dare qualche contentino in giro.
Sia chiaro. Noi riteniamo necessario migliorare le parti di quell’accordo che non erano state in grado di garantire la stabilizzazione dei distaccati e vogliamo che lo si faccia, ma non possiamo pensare che nel frattempo resti assolutamente inapplicata la norma sulla mobilità volontaria, quella trasparente e che deve garantire pari opportunità a tutti i colleghi. Oppure come proposto da qualcun altro, che si allarghi e attualizzi la maglia dei possibili stabilizzati, portandoli alla data di sottoscrizione dell’accordo o dell’emanazione del bando, e poi non mettere mano a tutte quelle parti inapplicate o gestite malamente.
Se è vero, come dichiarato dall’Amministrazione, che in questa riunione non potevano prendere impegni su una rivisitazione o una piena esigibilità dell’accordo del 2020, non vi sono le condizioni per la FLP di firmare un “addendum” parziale,che pregiudicherà la possibilità di definire a breve, con le nuove controparti, a partire dal Sottosegretario che sarà delegato, un accordo realmente migliorativo ed esigibile
Sulla definizione delle nuove famiglie professionali, che è un aspetto fondamentale del nuovo ordinamento professionale, che il CCNL delle Funzioni Centrali ha demandato alla contrattazione decentrata, a distanza di sei mesi dall’entrata in vigore del contratto ancora nessun documento è stato presentato dall’Amministrazione, con la scusante dell’avvicendamento in atto. Ma tali attività dovevano essere attivate a partire dal mese di maggio, come è avvenuto in tutte le altre Amministrazioni, quindi ampiamente prima delle elezioni del 25 settembre e del cambio di Governo.
Hanno quindi ritenuto di dedicare sulla questione solo poco più di mezz’ora agli interventi sindacali. Come FLP abbiamo detto con chiarezza che bisogna modernizzare il sistema dei profili e delle famiglie, renderli meno spezzettati e frammentari, individuare una strada per il futuro che serva a disegnare in modo organico le professionalità necessarie, ma soprattutto che serva a portare a compimento l’operazione di reinquadramento del personale , solo molto parzialmente realizzata al Ministero della Giustizia.
E’ necessario entro dicembre 2024 concludere (e quindi bisogna partire da subito con l’individuazione del numero dei posti, e dei criteri di partecipazione per far partire al più presto i bandi) per i passaggi in deroga ( quelli che prevedono la possibilità di partecipazione per chi è in possesso del titolo di studio inferiore a quello previsto per l’accesso dall’esterno) dalla prima alla seconda area e dalla seconda alla terza, e individuare la declaratoria delle elevate professionalità al fine di garantire un reale percorso di sbocco di carriera a chi oggi è in terza area e si vede negare ogni prospettiva.
Per fare questo non basta ovviamente lo 0,55 per cento del monte salari 2018 che il CCNL prevede come stanziamento aggiuntivo, ma sono necessari adeguati investimenti e maggiori risorse perchè come da noi detto da anni, il miglioramento del funzionamento della giustizia passa anche e soprattutto per la valorizzazione del personale, il riconoscimento delle funzioni svolte e il superamento del mansionismo.
Bisogna riscrivere le dotazioni organiche, individuare da subito il numero di posti disponibili per i passaggi tra le aree che altrimenti, come avvenuto in questi anni, saranno tutti coperti dai nuovi assunti, vanificando la possibilità prevista dalla norma e dai contratti, di destinare il 50 per cento delle vacanze alle procedure riservate interne.
Insomma. Per ottenere un reale cambio di marcia e superare il gap che fa all’attualità questa Amministrazione una delle più arretrate in termini di riconoscimento dei diritti del personale è necessario che il sindacato passi dalla mera elencazione dei problemi, poi sempre disattesi, ad incalzare i vertici politici e amministrativi, affinchè si pongano in essere tutte quelle azioni che sono necessarie al raggiungimento dell’obiettivo e che sono il frutto di un’azione tenace, continua propositiva di chi rappresenta le lavoratrici ed i lavoratori.
Nel frattempo ed in attesa della nomina dei nuovi vertici politici l’Amministrazione continua la melina Sono stati fissati due tavoli tecnici sull’individuazione delle famiglie professionali che si terranno a metà del mese con la presenza di dirigenti di seconda fascia a capo degli Uffici competenti.
A breve, ed a seguito di una nuova nostra reiterata richiesta, che denunciava come incredibilmente a 11 mesi dalla sottoscrizione dell’Ipotesi di accordo non si fosse aperto il tavolo per veriificare i rilievi mossi dagli organi di controllo, si sono impegnati a fissare una riunione specifica per fornire l’informativa e trovare le soluzioni ai rilievi di Funzione Pubblica sul FRD 2020 e 2021 e sull’accordo sulle progressioni economiche, che verrà tenuta dal Direttore centrale del bilancio.
Per quanto concerne invece lo scorrimento delle graduatorie del 21 quater è stata prospettata dall’Amministrazione, a seguito di richiesta sindacale, la possibilità ( al momento ci pare purtroppo al quanto remota) di anticipare al dicembre la stipula del contratto individuale
Nel corso della riunione, che l’Amministrazione ( e probabilmente qualche OO.SS.) voleva tenere solo per ottenere la firma delle OO.SS. sulla modifica temporale per avvalersi della possibilità dei distaccati di essere stabilizzati, abbiamo comunque denunciato l’inaccettabile stallo che non può essere addebitato al cambio di Governo ma che si protrae ormai da anni.
E’ di tutta evidenza che con questo scenario, se a breve non arriveranno risposte decisamente più vincolanti e propositive da chi sarà competente a darle, dovremo rafforzare la nostra iniziativa sindacale, rilanciando lo stato di agitazione del personale da noi già proclamato nei giorni scorsi adottando su tutto il territorio nazionale forme di mobilitazione del personale incisive e visibili.
Altrimenti da questa palude, con un’ Amministrazione arrogante e con sindacati acquiescenti o silenti, non si esce.
Il Responsabile nazionale FLP Giustizia
Roberto Cefalo