Informativa n. 64 del 25 ottobre 2023
ACCORDO DEL 26 APRILE 2017 E NUOVO ORDINAMENTO PROFESSIONALE
Si è svolto stamani il previsto incontro tra i vertici del DOG e le OO.SS. per affrontare le questioni ancora aperte dell’accordo del 26 aprile 2017 in relazione all’attuazione del nuovo ordinamento professionale che il CCNL delle Funzioni Centrali ha disegnato per le Amministrazioni del comparto.
Un intreccio, causato dalla parziale applicazione dell’accordo in questi sei anni, che rischia di vanificare le opportunità offerte dal nuovo Contratto per il personale giudiziario, e in particolare per tutti coloro che non hanno fruito delle disposizioni del cosiddetto 21 quater in materia di passaggio tra le aree, causando l’ennesimo immobilismo che da troppo tempo attanaglia l’azione del Ministero in materia di sviluppo del personale.
La FLP non sottoscrisse quell’accordo perchè lo ritenne in molte parti privo delle necessarie coperture economiche, e troppo generico con riferimento alla rideterminazione degli organici che avrebbero dovuto consentirne l’applicazione. Non a caso, infatti, nei mesi successivi, l’Amministrazione si limitò solo a ridefinire la declaratoria dei singoli profili professionali, ma non a rimodulare gli organici.
Di fatto di quell’accordo sono stati applicati (parzialmente) solo gli scorrimenti delle graduatorie del 21 quater, mentre sono rimasti lettera morta tutte gli altri impegni programmatici relativi alla ricollocazione del personale nei diversi profili della stessa Area, considerato che i cambi di governo e di Ministri non hanno impegnato più di tanto i successori alla guida di Via Arenula a fronte di impegni assunti da un ex Ministro.
Pur consapevoli delle criticità di quell’accordo come FLP però riteniamo che in questa fase bisogni utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, anche quelli più controversi e che non abbiamo condiviso negli anni, per mettere in campo, finalmente, una nuova operazione, di ampio respiro, capace di sanare le parti non applicate dei vecchi accordi, ma soprattutto di definire regole certe e opportunità immediate e di prospettiva per il tutto personale in materia di riconoscimento delle professionalità e di diritto alla carriera.
Con numeri certi ed esigibili per i nuovi passaggi tra le Aree, per l’attivazione e la copertura dell’Area delle elevate professionalità (che è la vera opportunità professionale ed economica per riconoscere funzioni oggi inserite surrettiziamente nell’ex terza Area), per lo svuotamento della prima area e la ricomposizione di molti processi lavorativi e di funzioni ancora oggi diversificati su due Aree, all’interno della terza.
In tale ottica e con questa prospettiva abbiamo chiesto che venga attuato lo scorrimento integrale della graduatoria 21 quater dei funzionari UNEP, l’attivazione della procedura già prevista per legge per il passaggio in area in terza area dei contabili, degli assistenti linguistici e degli assistenti informatici.
Questo permetterà di non far gravare tali procedure sulle risorse dell’0,55% del monte salari 2018, che l’art. 18 del CCNL destina ai passaggi tra le aree in deroga, che potranno essere utilizzate per il personale rimasto fuori dall’applicazione del 21 quater.
A patto però, e questo è un punto che abbiamo sempre ribadito, che l’Amministrazione renda disponibili i posti negli organici, senza che questi vengano occupati dalle assunzioni dall’esterno.
Sia nell’Area degli Assistenti che in quella dei funzionari. Altrimenti saranno solo chiacchiere.
Per quanto concerne invece i passaggi di profilo all’interno della stessa Area (da Operatore ad Assistente giudiziario – seconda area , e da Funzionario a Direttore – terza area ) l’Amministrazione, ove si intendesse applicare il citato accordo, ritiene che tali passaggi dovrebbero essere ancorati ai criteri fissati dall’accordo del 2017 : anzianità di 7 anni alla data dell’accordo, possesso del titolo di studio previsto a suo tempo per l’accesso dall’esterno e invarianza di spesa( art. 5 comma 3 dell’accordo del 26 aprile 2017). E i numeri ipotizzati sarebbero estremamente limitati, e sicuramente non risponderebbero alle aspettative della platea interessata.
Ma trattandosi di passaggi di profilo all’interno della stessa Area per la FLP lo strumento che può essere utilizzato, per superare le rigidità applicative di quell’accordo, controverso e datato, è quello contrattuale, che prevede tale possibilità su base volontaria.
Operazione che può essere fatta prima della definizione delle famiglie professionali che dovranno essere necessariamente individuate in applicazione del CCNL, tenendo conto degli effetti, ai fini dell’invarianza di spesa, delle procedure di sviluppo economico 2023.
Come si vede le problematiche sono tante, ma come FLP intendiamo affrontarle con decisione e coerenza.
Il confronto con i vertici del DOG proseguirà il 31 ottobre alle ore 10.
Il Responsabile nazionale FLP Giustizia
Roberto Cefalo