Informativa n.43 del 22/11/2024

𝗟𝗔 𝗙𝗟𝗣 𝗖𝗛𝗜𝗘𝗗𝗘 𝗖𝗛𝗜𝗔𝗥𝗜𝗠𝗘𝗡𝗧𝗜 𝗖𝗜𝗥𝗖𝗔 𝗟𝗘 𝗣𝗢𝗦𝗦𝗜𝗕𝗜𝗟𝗜 𝗗𝗘𝗦𝗧𝗜𝗡𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜
𝗗𝗘𝗟𝗟𝗘 𝗦𝗢𝗠𝗠𝗘 𝗔𝗖𝗖𝗔𝗡𝗧𝗢𝗡𝗔𝗧𝗘 𝗗𝗜 𝗖𝗨𝗜 𝗔𝗟
𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗢𝗟𝗢 𝗗𝗜 𝗘𝗡𝗧𝗥𝗔𝗧𝗔 𝗡𝗥. 𝟮𝟰𝟬𝟰

Al Capo Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi
Dott. Gaetano Campo
gaetano.campo@giustizia.it
segreteria.capodipartimento.dog@giustizia.it
prot.dog@giustiziacert.it
Al Capo Dipartimento per gli affari di giustizia
Dott. Luigi Birritteri
luigi.birritteri@giustizia.it
segrpart.dag@giustizia.it
prot.dag@giustiziacert.it
Al Direttore Generale del bilancio e della contabilità
Dott. Lucio Bedetta
lucio.bedetta@giustizia.it
ufficio1.dgbilancio.dog@giustizia.it
dgbilancio.dog@giustiziacert.it

 

Oggetto: Pagamento pene pecuniarie e sequestri per equivalente come novellati dagli artt. 79 d.lvo 150/2022, 660 cpp e 181 bis disp. att. cpp – Richiesta chiarimenti circa le possibili destinazioni delle somme accantonate di cui al capitolo di entrata nr. 2404.

Com’è noto, il sistema di esecuzione delle pene pecuniarie è profondamente mutato con l’entrata in vigore del D.lvo n. 150/2022, che ha reso inoperante, per i reati commessi dopo il 30/12/2022, il previgente sistema di riscossione affidato ad Equitalia Giustizia, attribuendone ora la piena titolarità al Pubblico Ministero.
Tale Riforma ha perciò assegnato il delicato compito dell’esecuzione della pena pecuniaria interamente al personale degli Uffici Giudiziari, in particolare a quello in forza agli uffici GIP, per l’esecuzione dei decreti penali, ed a quello delle Procure della Repubblica e delle Procure Generali, per le condanne al pagamento di multe o ammende con sentenza passata in giudicato.
In presenza di condanna con confisca per equivalente, diventano, altresì, inoperanti le disposizioni in materia di FUG, intervenendo anche in tal caso il sistema citato relativamente all’esecuzione di pene pecuniarie.
Il legislatore ha così operato un passaggio di competenze in capo al personale degli Uffici Giudiziari, la cui attività contribuisce direttamente ad incrementare gli introiti nelle casse dello Stato.
Nello specifico, come rappresentato nella relazione annuale al Parlamento sullo stato dell’esecuzione delle pene pecuniarie, si evidenzia che il gettito finanziario prodotto dall’esecuzione delle pene pecuniarie nel vigore della cd. “Riforma Cartabia”, è stato pari ad € 223.724,04 per l’anno 2023 ed € 1.612.669,27, alla data del 10 luglio, per l’anno corrente.
Ebbene, i dati sopra illustrati sono sintomatici dell’efficienza operativa del personale giudiziario che al fine di dare attuazione ai crismi introdotti dalla Riforma Cartabia, è divenuto attore principale nell’attività di riscossione delle pene pecuniarie, contribuendo a realizzare un flusso di entrata in favore di Codesta Amministrazione.
Pertanto, la scrivente O.S. chiede di conoscere quali siano le possibili destinazioni di tali somme, ai fini dell’articolazione di una proposta di autofinanziamento mediante accantonamento di una quota parte degli introiti in questione destinata ad aumentare il salario accessorio del personale del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, che rappresenterebbe il giusto ed equo corrispettivo per l’essenziale attività dallo stesso prestata.
In attesa di un cortese e sollecito riscontro, si resta a disposizione per un futuro incontro e si porgono cordiali saluti.

La Coordinatrice Generale Flp Giustizia
Francesca Mezzanotte

INFORMATIVA 43_2024